domenica 2 gennaio 2022

http://reico-vital.com/tizianogabriel.gallotta

Le articolazioni sono un bene prezioso per la salute e il benessere dei nostri amici a 4 zampe.Se le ossa dello scheletro possono muoversi tra loro, è proprio grazie alle articolazioni.La mobilità delle articolazioni è assicurata da un sofisticato gioco di squadra tra le diverse strutture che le compongono.
Cartilagine Capsula articolare. Liquido sinoviale. Muscoli e legamenti. Il cucciolo Il periodo della crescita è uno dei più delicati. Durante i primi mesi di vita, infatti, tutti i tessuti sono in corso di maturazione e, proprio per questo, sono estremamente plastici e vulnerabili. Le articolazioni in particolare sono interessate da problemi di varia natura: da un accrescimento troppo rapido, frutto di un'alimentazione sbilanciata per apporto calorico, proteico e / o di minerali (es. eccessi di calcio); ai traumi di varia natura, legati alla naturale esuberanza dei cuccioli.
I cuccioli sono colpiti soprattutto dalle temute displasie articolari. Il cane adulto Un cane adulto su cinque soffre di disturbi articolari.L ambiente e lo stile di vita influiscono sui disturbi articolari .Una eccessiva attività fisica logora precocemente le articolazioni.Il sovrappeso è una delle maggiori cause di problemi articolari del cane. Il cane anziano Con il passare del tempo c' è un inevitabile logoramento dei componenti della ingranaggio delle articolazioni.Le articolazioni logore causano dolore e difficoltà motorie. Pro-6 è una miscela di erbe contenente lieviti, oligoelementi e vitamine del gruppo B per un apparato locomotore sano e ben sviluppato. Pro-6 sostiene l’animale nel processo di ricostituzione delle cartilagini articolari e del liquido sinoviale.

Per lo sviluppo dei nostri alimenti complementari e alimenti complementari minerali Naturkraft ci siamo avvalsi della collaborazione di farmacisti, biologi e fisioterapisti. Per garantire la massima qualità, la produzione avviene in stabilimenti produttivi all’avanguardia nel rigoroso rispetto delle proprietà e caratteristiche dei costituenti.

Gli obiettivi principali di Naturkraft per il benessere dei vostri animali sono:

Proteggere da vulnerabilità e influssi ambientali
Sostenere il lavoro del veterinario tramite la nutrizione
Migliorare la resistenza

giovedì 30 dicembre 2021

La Calma è uno stile di vita!!!

Perché è importante che il tuo cane abbassi il suo livello di stress?      Perchè  lo stress compromette la salute psicofisica.                                         Perché la calma deve essere uno stile di vita per il tuo cane?                          Perché un cane calmo è in grado di compiere comportamenti adeguati al contesto, ascoltare il proprietario, apprendere e rimanere in salute.
Ci sono 3 cose che puoi fare che aiuteranno il tuo cane a rilassarsi.          Te le svelerò subito e ...le vedremo nel dettaglio.
 Attività Calmanti   ......la vita dei nostri cani non può essere fatta solo di giochi ad alta eccitazione o di 'lunghe' sedute di gioco con i propri simili.        Possiamo piuttosto proporgli attività che riducono gli indici di stress e aumentano lo stato di agio e rilassamento.
La regina delle attività rilassanti e la masticazione. Per non incorrere in comportamenti di rinuncia da parte del cane, frustrazione o fallimento è importante individuare il corretto masticativo, densità durezza e friabilità del prodotto dovranno andare in crescendo con la età e l esperienza del cane.
E  importante anche considerare la morfologia del soggetto.                  Inoltre possiamo offrire al nostro cane l esperienza di un Kong riempito o fargli cercare cibo in un tappetino olfattivo o cercare cibo sparso in giardino.
Riposo   ...... Assicuriamoci che il nostro  cane riposi a sufficienza.È importante che il cane abbia accesso ad un posto tranquillo dove andare a riposare e dovrebbe avere la possibilità di non essere costretto a fare delle scelte sbagliate, tipo andare ad abbaiare al postino o rincorrere la palla con la quale sta giocando nostro figlio.    Quindi per lui è meglio scegliere un posto dove non ci siano stimoli e dove può dormire indisturbato. Mancanza di riposo e iper vigilanza è una delle maggiori cause di stress.
3Time out   ...C'è un momento per giocare , interagire o fare attività insieme ed un momento per riposare.                    È importante che ci sia un segnale per iniziare a giocare e un segnale per indicare al cane che l' interazione con lui è momentaneamente finita e può tornare a riposare  .                                  Le attenzioni che diamo al nostro  cane sono importanti e possiamo usarle per rinforzare il suo stato di calma.Quindi è fondamentale utilizzare le  attenzioni per premiarlo quando è sdraiato e   tranquillo e prendere qualsiasi tipo di iniziativa solo quando il  cane è calmo e tranquillo.  

giovedì 16 dicembre 2021

Lo Stress nel cane


Trovo molto utile la metafora del vaso che usano in Absolute Dogs e per questo ho pensato di fare questa vignetta e utilizzare questa metafora  per semplificare  un concetto basilare .  Hai mai pronunciato la frase : "La goccia che fa traboccare il vaso" ? E hai mai pensato che anche il tuo cane possiede il suo vaso?Ti faccio subito un esempio.... Può succedere che  due cani che hanno sempre giocato senza problemi un bel giorno senza un apparente motivo si incontrano ,iniziano a  giocare e dopo pochissimo  si azzuffano e i  rispettivi umani ancora non riescono a spiegarsi perché sia successo .
Ecco , probabilmente uno dei due cani aveva il vaso pieno e l ultima goccia,in questo caso , l ultima dose di eccitazione dovuta magari al gioco sfrenato, ha fatto trabboccare il vaso facendogli fare  una scelta sbagliata dettata dalla perdita della autocontrollo. .                                                                   Ma c' è qualcosa che possiamo fare ?  Con il vaso rappresentiamo la soglia di stress del tuo cane e con le gocce che lo riempiono tutti gli eventi positivi o negativi,il gioco intenso , le routine disattese, l'eccitazione, la frustrazione, la paura, l'ansia , la salute gastrointestinale, il prurito e altro ancora. 
Come ti accorgi se il vaso del tuo cane è pieno? Ecco ...Il tuo cane potrebbe abbaiare più del solito , tirare al guinzaglio, essere irritabile, poco concentrato, o piu evitante e pauroso del solito.
Essere consapevole di cosa riempie il vaso del tuo cane ti aiuterà a non farlo trabboccare .Un altra cosa che puoi fare è aumentare le dimensione del vaso     Come?
 Offrendogli esperienze che lo allenano a ragionare anche ad un livello di arousal (attivazione mentale ) alto.E aiutandolo a sviluppare   ottimismo ,competenze cognitive, motorie e sociali .
E ancora ,puoi fare un foro per svuotare il vaso .La grandezza di questo foro determina in quante tempo il vaso del tuo cane riesce a tornare ad un livello ottimale.
 Cosa ti consente di allargare il foro?    Lo strumento principale è insegnare al tuo cane L"Arte della Calma " .                     Ne parleremo nel prossimo post.  #Rimani aggiornato#

sabato 13 febbraio 2021

I BISOGNI FONDAMENTALI NEL CANE


 

Qualsiasi comportamento il cane intraprenda
ha le sue radici nei bisogni che lui cerca di soddisfare.
Quindi ogni intervento di “modificazione comportamentale” che
non soddisfi i criteri della gerarchia dei bisogni è destinato a fallire.
E viceversa, tutti gli interventi ben riusciti lo sono perché in qual-
che modo hanno soddisfatto i criteri della gerarchia dei bisogni.
Vi sono quattro categorie: fisiologici, di sicurezza, sociali ed
evolutivi.
BISOGNI FISIOLOGICI
Sono i bisogni strettamente legati alla sopravvivenza. Riguarda-
no il mangiare, dormire, bere, respirare, essere liberi dallo stress e
dalle malattie e fare esercizio fisico. Ecco alcuni suggerimenti per
agire su questa categoria di bisogni.
Alimentazione
Anche il cane è ciò che mangia; il cibo condiziona la biochimica
del cane, le sostanze che entrano in circolo e i livelli di energia, la
sua salute, le risposte emotive, il recupero dallo stress ecc. Perso-
nalmente prediligo l'alimentazione naturale a quella industriale
(crocchette e cibo in scatola). Lascia sempre acqua pulita e a di-
sposizione del tuo cane.
Movimento 
Esercizio fisico; i cani non dovrebbero rimanere chiusi in casa a far
nulla tutto il giorno. Hanno necessità di passeggiare e giocare.
Libertà dallo stress
Gli ormoni dello stress causano deficit cognitivo,problemi compo
rtamentali e di salute; non soddisfare i bisogni del cane genera stress.
Pulizia
Il cane ha bisogno di vivere in un ambiente pulito; è un aspetto
difficile da tenere sotto controllo nei canili e negli allevamenti ma essenziale.
BISOGNI DI SICUREZZA
I bisogni di sicurezza riguardano l'attaccamento alle figure secon-
darie. La mancanza di sicurezza genera emozioni di vigilanza per
tempi prolungati e il cane non si riposa mai profondamente. Il
tentativo di sentirsi più al sicuro provoca nel cane aggressività,
fughe o prossimità (ricerca di contatto fisico con una figura di ri-
ferimento). Quando un cane non si sente al sicuro, si può inter-
venire su vari livelli.
1. Gli elementi che provocano insicurezza (rimuovendoli)
Questi possono essere il comportamento incoerente o l'incapa-
cità di comunicare del proprietario, violenza e metodi di adde-
stramento coercitivi, come convivenza forzata (con altri animali
o bambini), temporali e spari ecc.
2. L'interpretazione delle cose (riabilitazione cognitiva)
Si possono dare nuovi significati all'oggetto che crea paura, ansia
e timore. Per esempio si contestualizza lo “stimolo” in un'attività
piacevole: tengo una buona distanza tra il cane e ciò che gli provoca
paura e nel frattempo svolgo qualcosa che a lui piace; l'oggetto ap-
parirà sempre meno minaccioso e le nuove emozioni positive cree-
ranno nuove rappresentazioni e motivazioni.
3. Autoefficacia
Esercizi che aiutano il cane a sentirsi più capace, come i giochi di
problem solving, il clicker training o qualsiasi attività il cui obiet.
tivo finale può essere scomposto in step, cosicché il cane, affron
tandoli e superandoli uno alla volta si convince di essere capace.
BISOGNI SOCIALI
Il cane è un animale sociale e, come tale, avverte un forte bisogno di
sentirsi parte di un gruppo (appartenenza). Dall'esigenza di stare in
sieme si manifestano il bisogno di interagire, comunicare bene, sen-
tirsi importanti per gli altri, la motivazione a prendersene cura e via
dicendo. Ecco su cosa possiamo agire per soddisfare questi bisogni:
Fattore tempo
Per sentirsi parte del gruppo, il cane deve stare insieme a noi con-
dividendo tempo e spazi; i cani dovrebbero avere la possibilità di
stare in casa con noi anche se si ha a disposizione un giardino.
Interazione di qualità
Non basta un tetto sulla testa e dar loro da mangiare: il cane ama
fare molte cose con noi; è necessario vivere il cane!
Comunicazione
Capire cosa vuole dirci il cane e sapere come inviargli messaggi
è indispensabile; un insieme di individui che convivono e non si
capiscono sono destinati a rapporti inutili o conflittuali.
Regole
Se non ci sono, aumenta lo stress, perché ogni evento rischia di
essere rimesso in discussione; le regole si insegnano con gentilez-

za, decisione e coerenza.

Separazioni
In natura i cani non si separerebbero mai; per i cani non è naturale stare
da soli e quindi non bisogna mai adottarne uno con l'idea di
tenerlo alla catena o in un serraglio ad aspettare la stagione della
caccia o da solo nella cuccia in giardino. Se dobbiamo lasciarlo solo
a casa, saranno necessari tempo e pazienza per insegnarglielo.
Campo emotivo
Il campo emotivo è l'insieme di emozioni che prova l'intero
gruppo; trasmettendosi come virus le emozioni passano da un
membro all'altro e incidono sul benessere di tutti i soggetti coin-
volti. La nostra responsabilità è quella di gestire bene le nostre
emozioni, per noi stessi e soprattutto per loro.
I cani assorbono le emozioni degli umani
come spugne.
ACCREDITAMENTO
È il bisogno di sentirsi importante per gli altri, di essere riconosciuto,
apprezzato in quanto individuo; ogni volta che scambiamo affetto,
soddisfiamo questo bisogno, ma anche quando gli diciamo "bravo!"
per quello che ha fatto o gli riconosciamo un ruolo e cooperiamo con
lui, (pet therapy, soccorso, sport o durante i giochi).
Gioco
È l'attività perfetta per soddisfare i bisogni sociali e anche quelli
evolutivi.
BISOGNI EVOLUTIVI
Servono all'individuo per realizzare le sue capacità potenziali e
alla specie per beneficiare dei soggetti "migliori", quelli che più
sanno adattarsi alle sfide rappresentate dall'ambiente e dalle con-
dizioni in cui vivono. Per agevolarne la comprensione li ho suddi-
visi in due categorie: varietà e realizzazione.
Varietà
Una volta che l'individuo si è sfamato, si sente al sicuro, impor-
tante e ben inserito nel gruppo, emergono i bisogni di varietà. Se
ogni giorno e scandito da pochi eventi sempre uguali
, l'organismo non può sperimentare nuove vie e quindi evolvere. I biso
gni di varietà non vengono soddisfatti in quei cani che si annoia-
no troppo, Prima che il cane si adatti a una vita così monotona, la
sua motivazione a fare attività diverse può spingerlo a distruggere
la casa (non tutti i comportamenti di distruzione sono imputabili
all'ansia da separazione) o il giardino.
Realizzazione
Il cane tende in essi a realizzare il suo potenziale. L'apprendimen-
to è uno dei fattori rilevanti ed essenziali da questo punto di vista
e quindi risulta evidente che imparare cose nuove, evolvere, non
sia solo una facoltà del cane, ma anche un bisogno. Sono bisogni
legati alle attitudini, di razza e individuali. Quindi fai vivere al tuo
amico una grande varietà di esperienze. Quando questi bisogni
non vengono canalizzati verso attività adeguate, il cane si annoia
e cerca di soddisfarli a modo suo, esattamente come accadeva a
Rebecca inseguendo i gatti. Altri esempi possono essere i soggetti
iperattivi (saltano, abbaiano, non stanno mai fermi).
"Le capacità individuali non sono solo
potenzialità, sono anche bisogni
da soddisfare."
Abraham Maslow,
Per soddisfare i bisogni di realizzazione il cane dovrà vivere molte
esperienze e avere la possibilità di svolgere attività in linea con le
sue vocazioni, ma è sempre una buona idea fare giochi ogni volta
più complessi e vari e sollecitare il loro olfatto.
Quindi, ricapitolando, le due parole chiave per la categoria dei
bisogni evolutivi sono: varietà (molteplici esperienze) e realizza-
zione delle capacità e dell'intelligenza potenziale).


Angelo Vaira 

lunedì 19 giugno 2017

Cani e bambini: questi antropologi innati!

I cani sono antropologi che studiano gli uomini. Sono esperti del comportamento e ci osservano nel modo in cui la scienza antropologica insegna a osservare gli esseri umani. Da adulti, noi camminiamo tra le altre persone senza mai osservarle con attenzione, per via delle regole di riservatezza che ci sono state insegnate. Persino con le persone che conosciamo meglio, non prestiamo attenzione a ogni minimo cambiamento di espressione, di umore, di aspetto. Lo psicologo svizzero Jean Piaget affermava che i bambini sono piccoli scienziati che formulano teorie sul mondo e provano a metterle in pratica. Se le cose stanno davvero così, noi siamo scienziati che affinano le proprie capacità per poi abbandonarle del tutto. Acquisiamo maturità apprendendo dal comportamento degli altri, ma finiamo per prestarvi sempre meno attenzione. Perdiamo l'abitudine di osservare. Un bambino curioso guarda affascinato uno zoppo che avanza lungo la via: presto gli diranno che quel comportamento è da maleducati. Un bambino può appassionarsi davanti a un turbinio di foglie morte sul marciapiede; da grande, non ci farà più caso. Un bambino si meraviglia di quando noi piangiamo, sorveglia i nostri sorrisi, segue i nostri sguardi; crescendo, continuiamo a essere in grado di fare tutte queste cose, ma tendiamo a farle meno spesso.

I cani non smettono mai di guardare (un'andatura claudicante, le foglie spazzate via dal vento lungo il marciapiede, i nostri volti). Il cane di città sarà privato di paesaggi naturali, ma potrà contare su altri soggetti interessanti: l'ubriaco che sbanda tra la folla, il predicatore di strada, lo zoppo e il povero. Nessuno di essi sfugge ai lunghi sguardi del cane. Ciò che rende i cani abili antropologi è il fatto di essere in perfetta sintonia con gli esseri umani: sanno distinguere ciò che è normale da ciò che non lo è. E, soprattutto, a noi non si assuefanno mai, né, crescendo, diventano mai come noi.

Alexandra Horowitz

sabato 29 aprile 2017

Il pianeta dell'odorato

«…gli esseri umani perdono particelle minuscole di pelle morta, chiamate "zattere", che ci seguono come il fumo sprigionato da una sigaretta in movimento. A ogni passo depositiamo degli odori sul terreno, e ai cani non occorre molto per trovarci. In media il piede di un uomo lascia sul terreno un quarto di miliardesimo di grammo di sudore a ogni passo, e questo, che ci crediate o no, è più che sufficiente per un cane.
Ma questi sono solo alcuni degli odori che tutti noi ci lasciamo dietro. Calpestiamo la vegetazione, ci muoviamo sul terreno e spargiamo in giro particelle di capelli, molecole di dopobarba e di deodorante, abiti e scarpe. Di solito il problema per i cani non è trovare la pista; è classificare la moltitudine di piste che sono presenti. Anche le condizioni del tempo influiscono sulla capacità olfattiva del cane: se il tempo è asciutto, se è freddo o caldo, se è ventoso o tranquillo… tutti questi fattori modificano le condizioni ogni volta che il vostro cane accosta il muso al terreno per cercare di seguire una pista.
Per saperne di più sul modo in cui il vostro cane percepisce il mondo, provate a iscriverlo a un corso di tracking, o di ricerca della pista. Nel corso che ho seguito io, noi principianti ci lanciavamo subito, sorridendo dei nostri sforzi piuttosto goffi per gestire la linea di ricerca e sghignazzando della nostra iniziale incapacità di entrare nel mondo della ricerca delle piste. Quando ci siamo confidati le rispettive esperienze sui primi tentativi di lasciare una pista per i nostri cani, abbiamo scoperto che raccontavano tutti la stessa storia piuttosto umiliante. Dopo aver legato il cane a un albero o a un palo nelle vicinanze, avevamo proseguito camminando attentamente per creare una pista, posando ogni volta il piede a terra con ponderazione. Nelle prime fasi di addestramento è essenziale fornire al cane una traccia chiara e semplice da seguire, senza incroci che possano confonderlo, quindi ogni passo veniva calcolato con cura. Un passo sì e uno no, aggiungevamo una briciola di cibo per compensare i cani di aver seguito con attenzione l'odore dei nostri passi. Ma almeno una volta, dopo avere raggiunto la fine della pista lasciata con tanta cura, ciascuno di noi principianti aveva sospirato di orgoglio per l'impresa compiuta, tornando allegramente dal cane per la pista più breve. Così facendo, avevamo camminato proprio sulla pista appena tracciata, facendo piazza pulita degli odori depositati con tanta cura all'andata. Questo è un ottimo esempio di quanto sia raro che gli esseri umani riflettano in modo consapevole sul tema degli odori. 
La parte del corso che preferivo era l'osservazione del modo in cui i cani reagivano alla bellezza. Il vento che soffiava da sinistra spingeva l'odore verso la destra della pista. I cani si muovevano avanti e indietro, descrivendo una curva sinusoidale a S nel tentativo di seguire le molecole di odore che si spostavano nell'aria, perdendole nel momento in cui si disperdevano e poi tornando indietro verso la fonte, sempre alla ricerca della massima concentrazione di molecole sulla quale erano sintonizzati. L'odore è come una nebbia, un'entità materiale con la sua integrità fisica. Come la nebbia, anche l'odore si annida nelle depressioni del terreno, aleggia nell'aria e si muove in modo fluido nello spazio, invisibile per noi, ma evidente come una luce intensa per i nostri cani.»

Patricia B. McConnell

lunedì 3 aprile 2017

Immaginate di portare per la prima volta un bambino al luna park…


[…] Potete decidere di strozzarlo o dargli dei «colpetti» col guinzaglio ogni volta che tira, limitandovi a inibire questo comportamento e, di conseguenza, a fargli capire che proverà dolore ogni volta che si dimostrerà interessato a qualcosa. Sempre ammesso che funzioni: se osservate la maggior parte della gente che usa questo metodo scoprirete che i loro cani continuano a trascinarli di qua e di là, o tutt'al più camminano talmente intimiditi da aver perso il piacere di scoprire il mondo che li circonda. Se avete optato per questo metodo sappiate che questo è l'unico motivo per cui il cane potrebbe smettere di tirare al guinzaglio: la paura di camminare con voi!
Oppure potete scegliere di entrare in comunicazione con il vostro cane e, attraverso il training, fargli capire che non c'è nulla di male nel fatto che lui sia interessato a tutto e a tutti e che si può andare ovunque, basta farlo nel modo giusto. 
È vero, entrambi i metodi se ben applicati fanno sì che il cane non tiri al guinzaglio, ma mentre nel primo caso lo avrete solo castigato e inibito la sua voglia di esplorare e di passeggiare con voi, nel secondo gli avrete fornito le competenze giuste per poter camminare liberamente insieme a voi (e, credetemi, poco importa se davanti, dietro o di fianco).
Immaginate di portare per la prima volta un bambino al luna park e che lui, come tutti i bambini curiosi e intelligenti, si dimostri attratto da tutto ciò che lo circonda e, tirandovi per mano, vi implori di andare subito verso la giostra più vicina.
Pensate davvero che possa essere minimamente educativo, oltre che rispettoso, dirgli «no» e strattonarlo per il braccio finché non si mette al vostro fianco e dimostra di seguirvi senza più esprimere alcun desiderio? Credete che tale atteggiamento lo aiuterebbe a crescere in maniera equilibrata e vi farebbe apparire ai suoi occhi come un leader di cui fidarsi e un modello da imitare? io ne dubito nella maniera più assoluta.
Ritengo che, ancora prima di arrivare al luna park, dove la sua concentrazione sarà turbata dai tanti stimoli, sia più sensato e proficuo spiegare con calma a quel bimbo che lo accompagneremo verso qualunque giostra lo interessi se camminerà tenendoci per mano, senza correre o fare capricci.
Il nostro intervento sarà ancora più efficace e duraturo se avremo cura di fargli capire quotidianamente l''importanza della calma e come è giusto che si comporti in ogni situazione, invece che farci prendere dall'esasperazione e sgridarlo ogni volta che sbaglia.
Così facendo crescerà non solo educato, ma anche sicuro di sé e delle sue capacità, e di fronte alle difficoltà, quando non saremo più con lui, non si sentirà smarrito (o finalmente libero) e non avrà timore di prendere una decisione, consapevole che anche sbagliando si può imparare.

Simone Dalla Valle